Mi ritengo una persona molto curiosa e, per tale motivo, incline ad avvicinarmi ad attività anche diverse tra loro. Sono appassionata di lettura, viaggi e sport e sono molto attiva nell’associazionismo che, credo, sia il vero motore di un territorio.
Siamo un gruppo composto da persone che vivono il territorio e questo è importante perché ci consente di essere ben informati sulle problematiche che lo caratterizzano. Inoltre, in questi anni, abbiamo dimostrato grande disponibilità a raccogliere le istanze che i concittadini ci rivolgevano, prestando un costante ascolto: chiunque si sia rivolto a noi, ha trovato sempre un canale comunicativo aperto.
Altro aspetto che ci differenzia dagli altri è quello di essere un gruppo che lavora fuori dalle logiche di partito; non abbiamo chi dall’alto indirizza le nostre scelte che sono, al contrario, frutto di attente valutazioni adottate di concerto.
Oggi possiamo dire anche di aver acquisito maggior consapevolezza ed esperienza grazie all’attività svolta egregiamente dai nostri consiglieri sui banchi dell’opposizione.
Ho iniziato a fare politica nel 2019, proprio con Cittadini in Comune per Collesalvetti. L’entusiasmo fu la leva che mi fece aderire a questo progetto ed è tutt’ora alla base del mio impegno quotidiano.
Fortunatamente, negli anni, si sono unite al gruppo persone meritevoli che, anche oggi, aiutano a portare avanti il progetto: questo è stato un forte segnale che ci ha confermato che stavamo percorrendo la giusta strada.
Il nostro Comune è ampio e variegato in quanto presenta da un lato piccole frazioni, caratterizzate da colline e boschi, idonee ad assurgere ad attrazione turistica di carattere naturale mentre, dall’altro, frazioni più popolose in pianura interessate da grandi insediamenti industriali. Quindi realtà fra loro vicine, ma molto diverse, che hanno bisogno di particolari
attenzioni.
Ci impegneremo quindi a sfruttare le potenzialità del territorio utilizzando le diverse peculiarità che lo stesso presenta e cercando, sempre, di trovare un giusto equilibrio, per esempio, tra sistema produttivo e tutela ambientale.
Se penso alla mia frazione, non posso che indicare come il consumo di suolo a vocazione industriale rappresenti uno degli aspetti più controversi. Se da una parte è necessario accogliere nuove realtà industriali perché l’occupazione deve essere un obiettivo imprescindibile per chi amministra, dall’altra, è necessario che queste non abbiano un grave impatto sull’ambiente e sulla quotidianità dei cittadini: sarà nostra cura vigilare per garantire che, per esempio, vi siano opportune distanze tra realtà industriali e centri abitati, adottando cuscinetti verdi che possono servire anche per migliorare la qualità dell’aria.
Abbiamo infatti potuto vedere
come chi amministra non sempre si adopera per far sì che queste barriere verdi vengano realizzate.
Un’altra necessità è quella di avere spazi idonei da riservare alle associazioni che operano nel nostro territorio; le associazioni infatti sono un valore aggiunto e, contribuendo all’aggregazione delle persone, evitano che le frazioni assumano la veste esclusiva di “dormitori”.
Non solo. Abbiamo potuto notare come, in molte occasioni, hanno offerto iniziative cultuali e sociali sostituendosi di fatto all’amministrazione comunale che, su questo tema, è rimasta a mio parere inattiva.