Urbanistica e assetto del territorio

Urbanistica e assetto del territorio

Provvederemo ad effettuare la revisione del piano urbanistico, in modo da renderlo uno strumento più dinamico, che sia in grado di far fronte alle esigenze del territorio con puntualità ed efficacia. In ottica di trasparenza e di miglior servizio per i cittadini sarà valutata la possibilità tecnica di riportare nel piano urbanistico i riferimenti catastali, in modo da poter dare una pronta ed esatta indicazione delle potenzialità residue dei terreni, permettendo quindi un più efficace sfruttamento dei volumi disponibili e liberando quindi risorse economiche che altrimenti non verrebbero investite.

È nostra intenzione anche realizzare il completamento del reticolo urbano, mediante interventi che ne esaltino e ne definiscono l’identità, anche ricorrendo a trasferimenti di volumi inutilizzati e valutando attentamente gli eventuali impatti di traffico nelle aree urbane residenziali interessate. Verranno affrontate le questioni relative alle strade a fondo chiuso, che in alcune frazioni frammentano l’abitato e ostacolano la libera circolazione dei mezzi e quella pedonale. In questo contesto di completamento e rafforzamento delle identità dei paesi verrà riservata particolare attenzione alla creazione di spazi di aggregazione sociale, in particolare per i giovani e le associazioni andando a sviluppare le aree verdi attrezzate, in ogni frazione rendendole fruibili e accessibili a tutti i cittadini, dal bambino all’anziano.

Sarà valutata la possibilità di sfruttare i volumi inutilizzati di grandi espansioni previste in passato, per andare a rispondere a esigenze distribuite e puntuali nei centri abitati. In questi casi si terrà conto non solo degli aspetti visivi e ambientali, ma anche di quelli idrogeologici, mantenendo la sicurezza degli insediamenti come priorità.

È nostro obiettivo prioritario fermare il consumo estensivo di territorio legato ad attività a basso valore aggiunto in termini occupazionali anche andando a cancellare le previsioni urbanistiche che non si sono realizzate, in particolare nella piana di Guasticce, soprattutto lungo la strada provinciale 555, in modo da sbloccare altre possibili aree per lo sviluppo economico del Comune. Altre aree industriali esistenti come in particolare La Chiusa necessitano invece di particolari interventi di riqualificazione e rilancio per raggiungere il loro potenziale di sviluppo.

Verrà posta massima attenzione alla salvaguardia del valore storico e paesaggistico delle colline, anche mediante l’introduzione del concetto di inquinamento visivo.

Pensiamo infine che l’abbattimento degli ostacoli all’attraversamento pedonale delle aree agricole sia un obiettivo strategico non solo per permettere una più ampia e libera fruizione da parte della cittadinanza ma anche in ottica di sfruttamento del nostro patrimonio storico e naturalistico con il “Turismo lento”.

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