Mancanza di dati e maleodoranze: ARPAT verrà a chiarire in Commissione Consiliare

Mancanza di dati e maleodoranze: ARPAT verrà a chiarire in Commissione Consiliare

E’ stata approvata la mozione con cui chiedevamo che ARPAT venisse in Commissione Consiliare a chiarire le ragioni delle mancanze di dati riscontrate e rese note recentemente.

ARPAT è un ente fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute dalle molte minacce, a volte evidenti a volte non, che purtroppo abbondano nel nostro territorio. La sua credibilità non è solo questione di fiducia tra i cittadini ed un ente pubblico, ma mette in gioco principi fondamentali come il diritto alla salute e la legalità per quanto riguarda il rispetto delle regole ambientali.

Negli ultimi tempi sentiamo molto parlare di tecnici e l’importanza di affidarsi ad esperti ed a metodi scientifici per il bene e la salute pubblica. Bene, alla base del metodo scientifico c’è la riproducibilità e verificabilità degli esperimenti. Riteniamo che non sia accettabile scartare dei dati per il solo fatto che risultino “anomali” e quindi “probabilmente” cosiddetti “outlier” di lettura. Malfunzionamenti sono certamente possibili e proprio per questo non è possibile affidare rilevazioni così importanti a singoli strumenti privi di meccanismi di diagnostica e verifica in campo.

E’ necessario per il bene dei cittadini, ma soprattutto delle istituzioni a loro tutela, che si attuino gli interventi necessari per evitare situazioni come quella che si è presentata nei giorni 5 e 6 dicembre con forti maleodoranze segnalate dai cittadini, dati anomali rilevati dalla centralina e poi scartati come errori di misura. Ad esempio a fronte di una lettura “anomala” i tecnici dovrebbero intervenire immediatamente con strumenti portatili per riscontrarne il valore oppure i sensori dovrebbero essere dotati di sistemi di ridondanza o rilevamento di eventuali malfunzionamenti e allarme in tempo reale. Prima ancora delle segnalazioni dei cittadini ARPAT stessa dovrebbe riscontrare il verificarsi di un’anomalia ed intervenire. Ancora meglio, per scongiurare definitivamente situazioni incresciose come questa, dovrebbe essere installata una seconda centralina per avere una continua verifica strumentale. Sarebbe una prova di grande impegno da parte di ARPAT ed un gesto di grande trasparenza che riteniamo dovuto, dato che nei confronti dei cittadini di Stagno c’è il “debito” di non aver installato una centralina nell’abitato (davanti ad una raffineria!) fino a pochi anni fa.

Il giorno 7 Dicembre, come molti altri abbiamo inviato una segnalazione via PEC a cui abbiamo ricevuto come risposta solo il riferimento a quanto comunicato da ARPAT stessa ai giornali.

Come preannunciato siamo quindi andati avanti in sede consiliare presentando una mozione per sollecitare la maggioranza a chiedere chiarimenti ad ARPAT e avviare una discussione che porti ad un miglioramento ed un incremento del livello di monitoraggio attuale, anche con l’installazione di ulteriori centraline fisse o mobili.

Pensare che qualche mese fa il PD scherniva l’iniziativa delle centraline per il monitoraggio delle polveri sottili CheAriaTira dicendo che erano inaffidabili quando invece ARPAT secondo loro è infallibile….

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