Oggi (20 Dicembre ndr) in un articolo apparso sul Tirreno la giunta ha ribadito che una eventuale decisione sull’impianto ENI verrà presa dal Consiglio Comunale e non autonomamente dalla giunta stessa (benissimo).
Ci sembra a questo proposito opportuno fare presente quanto scivoloso, per non dire ambiguo, possa ritenersi quanto inserito dalla maggioranza nel Documento Unico di Programmazione in corso di discussione in questi giorni (che noi abbiamo votato contro in commissione per svariati motivi che spiegheremo nei prossimi giorni).
Nelle 120 pagine di questo documento consegnato a pochi giorni dalla sua necessaria approvazione (quindi quasi annullando la possibilità di entrare a fondo di quanto riportato, eventualmente contestare ma anche contribuire in modo costruttivo) si legge tra gli obiettivi strategici dell’amministrazione per i prossimi anni di “sostenere iniziative di Waste to fuel” categoria in cui rientra appunto l’impianto proposto dalla Regione e da ALIA all’interno della raffineria ENI di Stagno.
Certamente chi ha scritto questo, coerentemente con gli impegni presi dall’amministrazione sopra citati intende altro (anche se c’è un solo impianto waste to fuel di cui si discute da sei mesi nel Comune di Collesalvetti, quello ENI appunto…), ma resta comunque il fatto che discutere “dell’atto più importante di un Comune” in pochissimi giorni, senza avere il tempo per chiedere i dovuti chiarimenti (come è stato il caso nelle commissioni fiume di questi giorni) sia una pratica di pianificazione delle attività a nostro avviso poco efficace ed efficiente con buona pace delle promesse elettorali del Sindaco quanto a cambio di passo organizzativo e funzionale dei processi e di tutta la macchina amministrativa.
Al di la degli aspetti tecnici, le preoccupazioni per l’ambiente e la salute, l’aspetto più clamoroso, che ci lascia tutti sbigottiti della questione “bioraffineria” è l’atteggiamento dispositivo di una Regione che annuncia un investimento di un privato da 200M€ che verrebbe ripagato dalla TARI dei contribuenti toscani senza un minimo di evidenza pubblica nel processo di selezione, di una una azienda, ALIA, che parla di un piano regionale certo “bioraffineria entro il 2024” come se fosse ALIA stessa a decidere e la poca chiarezza espressa degli altri livelli istituzionali.
Un ultimo appunto, secondo la normativa europea la produzione di energia o combustibili dai rifiuti non è “riciclo” quindi, se proprio la maggioranza volesse inserire il “sostegno al waste to fuel” nel Documento Unico di Programmazione riteniamo che dovrebbe farlo in relazione ad un obiettivo diverso da quello di incrementare le Fonti di Energia Rinnovabili (FER).
DIRETTIVA 2008/98/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
17) «riciclaggio» qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il ritrattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento;