Rispettiamo i ciclisti! – Accogliamo la campagna di Paola Giannotti

Rispettiamo i ciclisti! – Accogliamo la campagna di Paola Giannotti

Riportiamo di seguito una riflessione condivisa da Stefano Dal Canto in occasione del passaggio di Paola Giannotti a Livorno per la sua campagna in difesa dei ciclisti.

Sulle strade italiane muore un ciclista ogni 35 ore. In un quadro di costante diminuzione di numero di incidenti e vittime, gli incidenti mortali in bicicletta sono l’unica “categoria” con il segno “più”.

Basterebbero questi due dati per far riflettere.

Se vogliamo far convivere tanti decantati progetti sulla “mobilità sostenibile” con lo stato di fatto delle nostre strade devono cambiare diverse cose e devono cambiare in profondità.

Quando dico “stato di fatto” non mi riferisco soltanto alle condizioni pietose dei manti stradali, figlie di decine d’anni di incuria e manutenzione “a toppe”.

Un qualsiasi amministratore locale ti risponderebbe che non ci sono i soldi per fare diversamente e la discussione finirebbe lì.

No. Per “stato di fatto” intendo semplicemente la morfologia, il profilo e l’impianto urbano e di campagna delle nostre strade che è sicuramente molto più complesso che altrove.

Ma il fatto che le nostre città e i nostri territori siano il prodotto di millenni di antropizzazione e non siano una pianura piatta e senza storia come quella olandese non è una giustificazione affinché qui non si possa pedalare in sicurezza.

Trovare soluzioni deve anzi essere motivo di sfida e di valorizzazione, perché no, anche turistica.     

Occorre quindi progettare una serie di corsie che leghino nella maniera più semplice e funzionale possibile i “centri città” e i principali hubs logistici (stazioni treni, bus ecc) con almeno alcune delle direttrici extraurbane più frequentate dalle due ruote e da lì trovare una saldatura anche con la rete sentieristica che si sta sviluppando ormai dappertutto a ridosso dei centri urbani nelle nostre campagne e sulle nostre colline.

Un “reticolo verde”, che preveda uno sviluppo “modulare” attuabile anche in diversi anni (conosciamo tutti i tempi delle nostre burocrazie), ma che abbia una visione d’insieme e le cui scelte siano perciò inserite a pieno titolo negli strumenti urbanistici delle varie amministrazioni

Più in generale occorrerebbe una revisione del Codice della strada, un’educazione alla convivenza auto-bici fin dalle elementari, un coinvolgimento in questi progetti del vastissimo mondo dell’associazionismo sportivo- culturale che non avrà soldi, ma è comunque portatore di passione e di conoscenza specifica del territorio che nessun ufficio tecnico comunale potrà mai avere.

Tutti passi che non sono né costosi né impossibili. Partendo anche dalle piccole cose.

Sabato scorso ad Antignano ad accompagnare Paola Giannotti c’era uno sparuto gruppo di ciclisti.

Chi è Paola Giannotti? Ancor prima di un’ultracycler (giro del mondo in bici nel 2014) è una plurifratturata che ha deciso di fare qualcosa di concreto per evitare ad altri traumi simili e si è inventata la campagna di sensibilizzazione “ IO RISPETTO IL CICLISTA” .

Per questo scopo ha già terminato il Giro del Piemonte e adesso ha in corso quello della Toscana iniziato sabato scorso con la prima tappa Sillano-Livorno. Ovunque solidarietà e presenza di Sindaci o rappresentanti delle amministrazioni locali

Paola Giannotti

A Livorno sono stati posti in bella evidenza due cartelli con la raccomandazione di mantenere una distanza di sicurezza auto-bici.

Non c’era ombra di un rappresentante delle istituzioni locali.

Forse erano tutti a qualche tavola rotonda sul new green deal…

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *