Nello scorso Consiglio Comunale si è tornati a parlare della questione impianto “waste to methanol” all’interno della raffineria ENI di Stagno, a seguito delle infelici parole del Presidente e Candidato PD alle regionali E. Giani.
Abbiamo ritenuto importante proporre alcuni emendamenti alla mozione presentata dalla maggioranza (e quindi un atto che verosimilmente sarebbe stato approvato…) per puntualizzare i seguenti concetti, per noi dirimenti:
- L’impianto proposto dalla Regione ed ENI non si qualifica come impianto di Riciclo perché produce un combustibile e non nuove materie prime. Essendo la materia di partenza un rifiuto il combustibile risultante non è considerabile “rinnovabile”.
- Non si qualifica pertanto nemmeno come modello di economia circolare in quanto l’origine del mix in ingresso all’impianto, CSS/Plasmix, sarebbe sostanzialmente di natura fossile e il prodotto risultante un combustibile riproponendo quindi il modello lineare di combustione di idrocarburi
- L’impianto, costituendo una “domanda” di plastiche non riciclabili, rappresenta un disincentivo alla riduzione di questi materiali ed uno scoglio alla riduzione degli scarti, questione invece prioritaria a livello EU e regionale.
- Il contesto di Stagno non può accettare nuove fonti di inquinamento, per questo noi diciamo “non un camion non un camino in più”
- Nuovi investimenti nella raffineria devono essere orientati alle bonifiche e ad una sua completa riconversione, non all’aggiunta di nuove attività che inevitabilmente porterebbero un aumento delle emissioni e del carico logistico.
Questa è la versione originale della mozione presentata dalla maggioranza:
Questi sono i nostri emendamenti: