La diffusione di nomi, cognomi indirizzo di residenza degli assegnatari degli alloggi popolari per essere lecita deve ricevere il consenso degli interessati. Senza tali requisiti la diffusione viola la normativa in materia di protezione dei dati personali e dato che non risulta alcun un consenso di quei cittadini alla pubblicazione e diffusione dei propri dati, il video postato dai due politici è un trattamento di dati personali illecito e non autorizzato. Per questo abbiamo deciso di unirci a molte altre persone che lo hanno già fatto, inviando un esposto al garante per la privacy di cui riportiamo di seguito il testo:
Spett.le Autorità Garante per la protezione dei dati personali Piazza Venezia n. 11 00187 Roma
Collesalvetti (LI) 12/11/2019
Oggetto: segnalazione trattamento illecito dati personali (diffusione illegittima dati personali in rete)
Spett.le Garante per la protezione dei dati personali, Con la presente desideriamo segnalare un episodio a nostro avviso lesivo della privacy di alcuni cittadini di Bologna avvenuto in data 01/11/2019.
In tale data il parlamentare Galeazzo Bignami e il Consigliere Comunale Marco Lisei del Consiglio Comunale di Bologna hanno pubblicato un video in diretta su Facebook poi rilanciato da altri siti web in cui inquadravano i campanelli con i nomi e cognomi di alcuni inquilini di origine straniera delle case popolari ACER. Oltre a rappresentare un episodio di campagna elettorale che incita all’odio e alla discriminazione, tale azione raffigura un trattamento illecito di dati personali in quanto la pubblicazione di dati personali online è una forma di diffusione che deve rispettare una serie di requisiti per essere legittima tra cui ovviamente ricevere il consenso degli interessati dietro il rilascio di un’informativa cosa che non è stata fatta. Senza tali requisiti la diffusione viola la normativa in materia di protezione dei dati personali.
Anche se a seguito di ripetute segnalazioni il video è stato rimosso, permane il danno e la gogna mediatica a cui sono stati esposti i residenti delle case popolari di cui sono stati diffusi i nomi e le residenze. Vi sono appositi strumenti, tra i quali non rientra un video pubblicato su Facebook, che la legge mette a disposizione per visionare la lista degli assegnatari degli alloggi popolari come gli accessi agli atti e le pubblicazioni in Albo Pretorio e Amministrazione Trasparente, dove gli stessi Enti Pubblici devono equilibrare la protezione dei dati personali con le esigenze di trasparenza. Dato che non risulta un consenso degli interessati alla pubblicazione e diffusione dei propri dati, né tanto meno una legge che preveda questo tipo di pubblicazione, il video in questione rientra in un trattamento dei dati non lecito e non autorizzato per violazione degli artt. 6 e 13 del regolamento, raffigurando un’ipotesi di rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche (data breach) ai sensi dell’art.35 del Reg. UE 2016/679.
Per tutte le ragioni ivi esposte, chiediamo alla SV Autorità di procedere a verificare l’accaduto con i poteri riconosciuti dall’art. 58 del Reg. UE 2016/679. In fede,
Cittadini in Comune per Collesalvetti
Associazione Politico-Culturale iscritta all’albo
delle associazioni del Comune di Collesalvetti (LI)